Mondiali di Calcio, Media Italia 'legge' gli ascolti internazionali
20/07/2010
I Mondiali di Calcio sono tra gli eventi televisivi più seguiti a livello planetario. Quest’anno per la prima volta sono stati disputati nel continente africano. A causa della pessima prestazione della nostra nazionale l’ascolto in Italia non è stato particolarmente brillante.
Ma come è andato l’ascolto dei Mondiali sudafricani negli altri paesi? Grazie alla collaborazione di Columbus Media International, network di agenzie media indipendenti, Media Italia, agenzia media del Gruppo Armando Testa, ha monitorato l’ascolto delle 64 partite in 24 nazioni, dal Giappone all’Argentina, dal Sudafrica alla Russia.
Key Facts
L’ascolto cumulato di tutte le partite ha superato i 4 miliardi di ascoltatori, con una crescita del 4% rispetto ai Mondiali del 2006 in Germania.
Le partite con il maggior numero di spettatori cumulati sono state:
- la finale Olanda-Spagna (187 milioni di individui nel minuto medio)
- le due semifinali Germania-Spagna (139 milioni) e Uruguay-Olanda (111 milioni)
- il quarto di finale Argentina-Germania (104 milioni).
La finale per il terzo posto si è collocata solo al nono posto con 97 milioni. La partita più seguita del Brasile è stata quella con la Corea del Nord (99 milioni), che si è piazzata al sesto posto, pur essendo stata disputata nella fase a gironi. Le squadre che hanno totalizzato il maggior numero di spettatori sono state nell’ordine la Spagna (712 milioni), la Germania (676 milioni), l’Olanda (551 milioni), l’Uruguay (490 milioni) ed il Brasile (430 milioni).
Questi risultati dipendono dall’incrocio di numerosi fattori, come il numero di partite disputate da una squadra ed il suo appeal internazionale (una partita del Brasile attira più spettatori di una partita dell’Algeria), l’importanza della partita, l’entità della popolazione dei vari paesi ed il relativo interesse per il calcio, infine, la fascia oraria in cui una partita viene programmata (le 20.30 in Sudafrica corrispondono alle 3.30 del mattino in Giappone e alle 14.30 negli Stati Uniti).
La partita Inghilterra-Usa, trasmessa alle 20.30 sudafricane è un esempio. In Gran Bretagna, a fronte di circa 57 milioni di individui, ha avuto oltre 17 milioni di spettatori nel minuto medio, con una share del 67% ed una penetrazione del 31%. Negli Usa, a fronte di circa 300 milioni di abitanti, non ha raggiunto i 14 milioni di spettatori, con una share del 22% ed una penetrazione del 5%.
Nella maggioranza dei paesi monitorati, tutte le 64 partite sono state trasmesse in diretta, talora in simulcast su più emittenti. Considerando la media tutte le partite trasmesse, i paesi che hanno registrato i valori più elevati di penetrazione sono stati l’Olanda (16,7%), l’Uruguay (16,4%), i paesi di lingua tedesca (14%), il Giappone (13,9%) ed il Sudafrica (13,1%). I valori molto più bassi di alcuni paesi dove il calcio è lo sport più seguito, ad esempio Italia (7,3%), Portogallo (7,2%) e Spagna (6,7%), sono dovuti al fatto che molte partite erano visibili esclusivamente sulla pay-tv, che ha un bacino d’ascolto inferiore a quello delle reti free.
Rispetto ai Mondiali di Germania, solo 10 paesi hanno registrato una crescita dell’ascolto medio delle partite. Da segnalare Uruguay +55%, Sudafrica +46%, Portogallo +26% e Spagna +22%.
Le grandi deluse hanno invece registrato un calo dell’ascolto nel proprio paese:
Inghilterra (-6%), Argentina (-9%), Brasile (-15%) e Francia (-28%). Il dato negativo dell’Italia (-64%) è dovuto non solo alla pessima performance degli uomini di Lippi, ma soprattutto al fatto che la media 2010 è inclusiva delle partite trasmesse da Sky, il cui ascolto, per quanto buono, è inferiore a quello della Rai. Poiché nel 2006 i dati di Sky non erano disponibili, la media si riferisce solo alle partite trasmesse dalla Rai e quindi è più alta. Considerando solo Rai, il calo rispetto al 2006 sarebbe del 22%.
La finale Olanda-Spagna è stato il match più seguito in tutti i paesi che non avevano la propria rappresentativa in terra Africana. Negli altri paesi, invece, ai primi posti della classifica si sono collocate le partite della propria nazionale, indipendentemente dalla qualità del gioco. Ad esempio, in Italia la partita più vista è stata Italia-Paraguay con oltre 21 milioni di ascoltatori. La finalissima si è collocata al quarto posto, dietro alle altre due partite degli azzurri, con poco più di 15 milioni. L’unica eccezione è stata quella degli Stati Uniti, dove la finalissima ha raggiunto la cifra di 20,5 milioni di spettatori (7% di penetrazione) grazie al contributo della comunità ispanica. Al secondo posto si è collocato l’ottavo di finale Usa-Ghana con 16,9 milioni (5,5% di penetrazione). La partita con la penetrazione più alta è stata Paraguay-Giappone, con il 57% in Giappone. La partita con la share più alta è stata Olanda-Danimarca, con il 93% in Olanda.
Columbus Media International è un network di agenzie media indipendenti, nato nel 2006 come alternativa ai networks multinazionali. Attualmente è costituito da 28 agenzie media, con un billing complessivo di 6 miliardi di dollari e oltre 1.600 addetti. Media Italia è membro di Columbus Media International sin dalla sua costituzione. Copertura territoriale: Europa, Nord America, America Latina, Medio Oriente e Apac.
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