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Daniele Peccerillo
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Cannes 2010/23: Peccerillo, DDB: ce l’aspettavamo. Ma non sarà solo stampa. Fiduciosi sul resto

24/06/2010

Esulta DDB Milano. Felice del conseguimento dei tre 3 Silver Lions che la campagna Continental Automotive Trading, nei soggetti Truck, Van e Camper, ha saputo meritare nel press. Soprattutto perché, a priori, pareva essere la categoria dove l’Italia avrebbe potuto a stento sperare in una shortlist, figuriamoci di più. Come lo stesso Flavio Mainoli, rappresentante italiano in quella giuria, non si era preoccupato di nascondere. Vero, comunque, che di questa campagna poco si sapeva. Vuoi perché piuttosto recente, vuoi per strategia, come conferma lo stesso Daniele Peccerillo, chief executive officer Gruppo DDB, a youmark.

“Abbiamo scelto di tenerla tutta per Cannes, evitando di farle percorrere le passerelle dei premi cronologicamente antecedenti. Perché ci credevamo. Volendo dimostrare come le idee che valgono, quelle che parlano internazionale non sono monopolio dell’estero. Dopo questo argento, comunque, sarà iscritta anche nelle altre competizioni che contano”. 

Ma ve lo aspettavate il leone?
“Certo, anzi, speravamo in qualche cosa di più, visto il livello delle nostre campagne iscritte, ma non è ancora finita. Vogliamo vedere le altre shortlist, specie la Titanium”. 

Come dire, i frutti li stai raccogliendo, dei due anni di lavoro, della riorganizzazione del reparto creativo
“Come dimostrano i risultati ottenuti al Festival di Cannes già dall’anno scorso, sia a livello internazionale che nazionale, DDB spicca. Merito del percorso intrapreso, di alto livello consulenziale, con creatività eccellente. Ma soprattutto della forza del lavoro di squadra. Della motivazione di tutti, verso un comune scopo”. 

A giudicare da queste prime giornate di Festival, comunque, l’Italia ne esce dicotoma. O punte di diamante, o il nulla. Insomma, come valuti il fatto che solo due sigle siano per il momento capaci di trovare spazio tra i big della competizione internazionale, riferendomi ovviamente a Jwt, che quest’anno con la sua campagna Auditorium spopola, e a voi, cui spetta l’onore di un argento press?
“Non è un segnale positivo. Nel senso che per il bene del paese dovrebbe emergere un differente livello generale dei lavori. Con molti più progetti degni di nota, molte più idee forti, capaci di emergere dal magma creativo, facendo la differenza. In ogni caso, ribadisco la soddisfazione per il nostro lavoro, che va nella direzione voluta, grazie all’impegno di tutta la nostra squadra".

 

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