Coca Cola Italia firma un progetto che fa ‘gola’ al mondo. Con designer under 35
18/05/2010
Non solo un concorso. I nuovi contenitori per la raccolta differenziata che ieri hanno vinto il premio ‘Re: Design Positively‘ organizzato da Coca-Cola in collaborazione con l’Associazione ReMade in Italy e con il supporto scientifico della Facoltà di Design del Politecnico di Milano, infatti, saranno anche utilizzati veramente. In e outdoor. A partire dalla città di Milano, con la voglia di guardare al resto della penisola. Grazie anche all’interesse di Autogrill, più che disposto a servirsene nei propri punti vendita. Ma non solo. Perché il progetto ha saputo aprire link internazionali. A partire, ad esempio, dalla volontà della stessa CocaCola di farsi rappresentare ai prossimi Giochi Olimpici di Londra dal progetto Econtour, di Demis Bomtempo, idea nata dallo studio delle geometrie della celebre bottiglia del 1916, che ha meritato una menzione speciale.
Assieme a Bubble, di Alessandra Barbato, per ‘aver saputo coniugare, con la propria struttura 'a bollicine', l’immagine della bevanda con il rispetto dei canoni estetici e degli spazi’, e Planetario, il lavoro di Davide Morato,per ‘l’impiego di materiali totalmente riciclabili e le opportunità di utilizzo in ogni tipo di ambiente’.
Al primo posto si è classificato invece No Bidoni ‘Ci ricicliamo, non invecchiamo’ del
venticinquenne Walter Giovanniello, che si è meritato un premio di 15.000 euro , per ‘la forte immagine iconica e valenze comunicative e l’utilizzo di diversi materiali riciclati’. Al secondo, Clip del gruppo di Lorenzo Marzoli, ottenendo 8.000 euro di premio per ‘la semplicità formale e la notevole facilità di utilizzo’. Infine, terzo classificato, il progetto Piantiamola di Manuel Cavallin per ‘l’ulteriore funzione prevista che ne prospetta l’utilizzo in nuovi scenari urbani e pubblici’.
Ricordando che il concorso, parte del progetto Live Positively (promosso da Coca-Cola in tutto il mondo, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica al rispetto dell’ambiente), ha visto la partecipazione di 182 progetti (coinvolgendo oltre 200 designer under 35), sviluppati su precise linee guida. Innovazione, sostenibilità, estetica, funzionalità,qualità, adeguatezza alla produzione industriale, utilizzo di materiale riciclato (addirittura fino al 100%).
A valutarli una giuria composta da Sara Ranzini, direttore comunicazione, relazioni esterne e istituzionali di Coca-Cola Italia (ascoltala al microfono di youmark), Alessandro Magnoni, direttore affari generali di Coca-Cola HBC Italia, Arturo Dell’Acqua Bellavitis, presidente Fondazione Museo del Design, Massimo Ferlini, Presidente di ReMade in Italy e i designer Aldo Cibic e Denis Santachiara, l’architetto Marco Capellini ne ha selezionati 12, convertiti poi dai finalisti in prototipi ed esposti alla Triennale di Milano.
Il progetto, inoltre, è stato patrocinato dal Cial (Consorzio Imballaggi Allumino), dal Cna (Consorzio Nazionale Acciaio Amico), da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi) e da Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi).
I cv dei designer vincitori
1) No Bidoni - Ci ricicliamo, non invecchiamo
Walter Giovanniello
Nato nel 1984, si laurea in Disegno Industriale nel 2007 all’Università degli Studi di Firenze. Segue poi corsi tecnici di perfezionamento nel settore presso la Proplast-Politecnico di Torino e il POLIdesign - Politecnico di Milano. Diverse le esperienze professionali come designer-progettista, spesso in collaborazione con altri designer, amici, persone estranee al design per, come lui afferma, “osservare le cose da altri punti di vista”.
2) Clip
Lorenzo Marzoli
Nato nel 1987, consegue nel 2009 presso il Politecnico di Milano la Laurea specialistica in Disegno Industriale. Sportivo, appassionato di musica, deejay nel tempo libero, suona batteria e percussioni.
3) Piantiamola
Manuel Cavallin
Nato nel 1975, si laurea nel 2003 in Architettura all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Dopo alcune esperienze lavorative, nel 2003 supera l’esame di abilitazione professionale e nel 2004 inizia una collaborazione con uno studio di Architettura e Design dove si occupa di vari progetti: ristrutturazioni, ampliamenti e arredo d’interni. Partecipa a concorsi nazionali e internazionali e nel 2008 ottiene il brevetto per sedie cubo: un unico oggetto cubico (tavolino) che aprendosi si trasforma in tre sgabelli o tre sedie.
Menzioni Speciali
1) Bubble
Alessandra Barbato
Nata nel 1983, diventa nel 2005 Industrial Designer presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. Perfeziona la sua formazione alla Sapienza di Roma, conseguendo nel 2007 un diploma di Laurea in Industiral Visual Designer. Vanta esperienze lavorative come designer e docente per corsi di Packaging Design e Brand Design.
2) Econtour
Demis Bomtempo
Nato nel 1978, è iscritto alla Facoltà di Architettura all’Università Mediterranea degli Studi di Reggio Calabria. Vanta diverse esperienze come disegnatore e progettista e attualmente gestisce uno studio di contabilità. Ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali posizionandosi tra i finalisti.
3) Planetario
Davide Morato
Nato nel 1984, diplomato nel 2005 all’Istituto Statale d’Arte con indirizzo Architettura e Arredo, nel 2009 ottiene l’attestato di qualifica professionale presso la Scuola Italiana Design. Molto abile nello schizzo a mano libera, ha acquisito particolare dimestichezza nella lavorazione del legno per la creazione di modelli in scala di edifici.
guarda tutte le Case History