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‘Libero tutti’: l’internet in mobilità si fa mass market. Gara per le strategie. Già pronto lo spot

14/05/2010

O meglio. C’è l’idea di recuperare il vecchio film con protagonista Alì Babà che Pasquale Barbella ideò per ItaliaOnline (youmark ti mostra come diventerebbe per pubblicizzare ‘Libero tutti’), risolta la questione dei diritti, che potrebbero richiederne il rifacimento ex novo. Ma la cosa interessante è che con Wind l’internet in mobilità diventa servizio mass market, alla portata di tutti. Proseguendo nella strategia di convenienza e semplificazione, infatti, sarà possibile per qualsiasi cellulare visualizzare la rete, senza bisogno di configurazioni. E i diversi siti potranno rendersi accessibili gratis. Perché? Per business, che vuole essere di tipo ‘win - win’ visto che Libero si assicura gli introiti da pubblicità, così come la possibilità di realizzare il passaggio di alcuni contenuti a pagamento, ma i siti si rendono disponibili alla massa crescente dei connessi mobile. La sola Wind ne conta oggi 1 milione (sono oltre 18 milioni i suoi clienti, con market e value share in crescita costante, a dispetto del resto del mercato), ma è certa di raddoppiare nei prossimi due anni. Senza dimenticare che il successivo passaggio sarà anche la revenue share. 

Ma torniamo per un momento alla comunicazione. Come Alessandra Bianchini, responsabile comunicazione business unit portal and vas Wind, spiega al microfono di youmark, l’obiettivo è allargare la portata dell’internet in mobilità. Così, se per ‘Libero tutti’ si pensa da subito alla rete, con una campagna display e il coinvolgimento di social network e blogger, dunque universo user generated content, non è nemmeno escluso l’approdo in tv. Come detto, pensando di utilizzare lo spot che nel 2000 lanciava il free internet di ItaliaOnline. Approfittando anche dell’occasione per togliere ogni dubbio sul senso della gara oggi in corso (si mormora favorita sia TBWA\Italia che dovrebbe essere rmasta in lizza con Gruppo DDB, mentre per Ogilvy e M&C Saatchi la corsa si sarebbe arrestata). Che non metterebbe in discussione la strategia dell’azienda di pensare internamente la creatività affidandosi agli stessi testimonial (da Fiorello ad Aldo, Giovanni e Giacomo), quanto piuttosto la voglia di organizzare nuovi modelli di comunicazione per il domani. Immaginando come l’internet in mobilità apra a un mondo nel quale i 30” potrebbero perdere senso. 

E lo dimostrano le aspettative riposte nel neonato ‘Libero Tutti’. In parole povere la possibilità per qualsiasi sito e blog di crearsi gratuitamente, indipendentemente dal sistema operativo e dall’operatore di telefonia mobile utilizzato, la propria versione mobile. Adatta a tutti i tipi di cellulare. Semplicemente seguendo le indicazioni che si trovano nella sezione tutti.libero.it di Libero. All’interno di m.libero.it, poi, sarà possibile verificare l’elenco dei siti così creati, essendo in elaborazione la loro suddivisione per categorie, argomenti, ma anche segnalando i più visti e nuovi, quelli free e quelli a pagamento. Contestualmente al lancio, hanno già scelto di esserci Fox Channel, Panorama, Donna Moderna, Milano Finanza, AffariItaliani e MyMovies, e dieci tra i principali blogger italiani, già tester del servizio. 

Ma non è la sola novità. Perché l’internet in mobilità diventi alla portata di tutti, infatti, si è pensato di abbattere qualsiasi barriera all’ingresso. Che per l’utente innanzitutto significa ‘configurazione’. Entro l’estate, infatti, Wind consentirà ai suoi clienti di navigare immediatamente, semplicemente inserendo una sim. Per quanto invece riguarda la barriera ‘prezzo’, l’azienda ci lavora da tempo. Assieme alla semplicità, infatti, la convenienza delle tariffe è asset portante della strategia degli ultimi anni. Basti pensare che ‘Internet No Stop’ permette di navigare illimitatamente a circa 9 euro al mese. Senza dimenticare le altre soluzioni a consumo, basate su pacchetti a tempo.

 

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