Nostromo cambia pelle. Apre ai sughi freschi. E per ora lo fa dire al logo
12/05/2010
Il nuovo che, a firma Landor, ha esordito formalmente ieri, in una conferenza stampa organizzata ad hoc in occasione del Cibus, ma che allo scaffale apparirà a giugno con la vendita dei nuovi sughi. Ma anche nuova comunicazione, però a fine anno, seppur già da giugno sarà la volta di quella istituzionale, sempre a firma Max Information, sempre con il condottiero Nostromo, ulteriormente ironico e certo di essersi fatto capire anche da chi l’aveva ideologicamente attaccato. Il tutto all’insegna di un posizionamento rinnovato, che al core business delle conserve (vale 100 milioni di euro di fatturato) accoppia l’esplorazione di inediti segmenti. A partire, appunto, dai sughi.
In occasione della presentazione della nuova linea, ieri al Cibus, youmark ne ha parlato con Roberto Sassoni, direttore generale Nostromo.
Nuovi lanci, sia nell’ambito delle conserve ittiche che negli altri segmenti, è così importante guardare sempre al nuovo?
“Assolutamente, anche se nell’ambito delle conserve l’innovazione trova pochi ulteriori spazi di manovra. Così, dopo Salmoncelle e Tonnarelle, eletti prodotto dell’anno 2010, abbiamo pensato di presidiare una nuova nicchia di mercato, ad alto valore aggiunto. Quella dei sughi freschi, peraltro pure competitivamente allettante. Di qui il lancio delle quattro varianti. Tonno con pomodorini, capperi e acciughe; tonno con carciofi e pomodori pelati; merluzzo con olive taggiasche e zucchine e scoglio con frutti di mare, zucchine e pomodorini. Essendoci dati come obiettivo la distribuzione, volendo raggiunger dai 50 ai 75 punti di ponderata”.
Di recente il passaggio a Media Italia quale centro media, puntando a piani di comunicazione integrati. Qual è la strategia che avete in mente?
“Siamo di recente usciti da un processo di ristrutturazione strategica e di brand. In quanto a comunicazione, stiamo aspettando ora le nuove proposte, che siano però in sintonia con quanto costruito in termini di brand awareness”.
Nonostante il periodo non facile il 2009 di Nostromo non è andato poi male, almeno a giudicare dai dati in nostro possesso per il primo semestre, come avete poi chiuso e quali gli esordi di questo 2010?
“Confermo un 2009 molto buono, di crescita sostanziale, così come anche il 2010, nonostante i maggiori investimenti richiamati dalle scelte strategiche, promette sicuramente bene, con un primo trimestre chiusosi in modo soddisfacente”.
Non vi fa paura l’ultimo disastro ecologico nel Golfo del Messico, a seguito dell'incendio e affondamento di una piattaforma petrolifera della British Petroleum?
“Certamente. Ma già da tempo ci siamo abituati a lavorare su stock bassi e, nonostante la carenza di materia prima finisca per influire sul prezzo, ci stiamo adoperando per contenere affetti di questo tipo”.
Inutile negare che la vostra ultima campagna ha sollevato l’indignazione degli ambientalisti, lo rifareste, è ancora in quella direzione che va la nuova era della vostra comunicazione?
“Anche la prossima istituzionale, in programma per giugno, andrà nella direzione dell’ironia e della simpatia, pronti ad ascoltare le istanze di tutti, certi che in molto abbiano ormai compreso lo spirito goliardico della nostra comunicazione”.
Ma nel vostro settore, comunicare fa vendere?
“Le conserve hanno finito per assumere un vissuto da commodity, dunque, per spostare le vendite, hanno grande effetto visibilità, ossia comunicazione, e promozioni”.
La scelta di continuare la collaborazione con Max Information è confermata, o ci sono nuove idee all’orizzonte?
“Assolutamente confermata per i ritorni positivi ottenuti dal lavoro insieme svolto”.
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