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Milano, verso Expo 2015. E non solo

03/10/2007

Comunicare è la prima regola. Anche perché i contenuti già ci sono. La seconda, collaborazione. Tra pubblico e privato. L’obiettivo, trasferire all’estero l’eccellenza meneghina, accreditando il capoluogo lombardo quale meta privilegiata dai grandi congressi internazionali. Il tutto grazie alla nuova iniziativa ‘Milan Ambassador Program’, voluta da Comune, Provincia, Regione e Gruppo Fiera Milano, mondo medico, albergatori e trasporto locale.

Map è il suo acronimo. E ne sentiremo molto parlare. Due gli step. Per il 2009 festeggiare, come tra l’altro è già nel pronostico, Milano capitale dei grandi congressi europei, ma soprattutto decretarla quale sede di quelli internazionali. L’iniziativa Milan Ambassador Program, dunque, nasce per promuovere il capoluogo meneghino, potendo contare sulla collaborazione della comunità scientifica e sull’interazione tra pubblico e privato.

Una collaborazione che non è ‘nuova’ per il popolo lombardo. Come ha tenuto a sottolineare Roberto Formigoni, governatore della Regione, intervenuto ieri alla presentazione del progetto avvenuta a Palazzo Marino, tra l’altro illuminato di rosa fino alle 24 in ‘onore’ alla prevenzione dei tumori al seno. Il modello, infatti, aveva avuto esordio dieci anni fa dando vita alla riforma sanitaria. Oggi tra le più imitate, con l’85% dei cittadini che esprime la sua soddisfazione e il 20% delle cure e delle prestazioni specialistiche rivolte a cittadini di altre regioni.

Anche nella ricerca si tenta qualche cosa di analogo, partendo dal moltiplicare gli investimenti al comparto. Quest’anno l’impegno ammonta a 500 milioni di euro, puntando al confronto diretto con le capitali internazionali della salute. Il tutto grazie alla reciproca ‘fecondazione’ tra pubblico e privato. Al Map, infatti, oltre a istituzioni e fiera, partecipano anche: Federazione delle Società medico Scientifiche Italiane, Assobiomedica, Assobiotech, International Pharmaceutical Congress Advisory Association, gli albergatori di Federalberghi e Assolombarda, il trasporto locale (Sea, Ferrovie Nord e Atm), che creerà un biglietto giornaliero scontato per i congressisti. 

Una la considerazione di fondo. Milano ha tutti i requisiti per competere: ricettività, collegamenti internazionali, eccellenza universitaria e nella ricerca, occasioni di intrattenimento, turismo, shopping. Oltre all’ampia scelta di sedi congressuali, a cominciare da quelle del primo operatore, Fiera Milano Congressi, che gestisce il maggiore centro del Paese, il Milan Convention Center, Mic, in grado di ospitare sino a 25.000 delegati. Infatti, sono già stati acquisiti eventi di rilievo, dal Congresso mondiale di nefrologia all’europeo di urologia, a quello di oncologia. Ma si potrebbe alzare ulteriormente il tiro se gli esponenti della comunità scientifica promuovessero Milano negli ambiti associativi e organizzativi che assegnano i grandi eventi internazionali.

Non a caso, in nome del pragmatismo che caratterizza l’operosità meneghina, il Map garantirà agli esponenti della comunità scientifica portavoce tutto il supporto istituzionale e l’assistenza operativa, grazie al management di Fiera Milano Congressi, per far avanzare le candidature proposte. Preparazione del dossier di candidatura, prenotazione di grandi contingenti di camere garantendo prezzi convenienti, selezione di sedi prestigiose per eventi culturali-sociali, coordinamento delle visite ispettive in città, pacchetti speciali per i trasporti.

 

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