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Alain Favey/Citroen: in Italia, lo stile innanzitutto

25/09/2007

Toltasi la 'polvere' di dosso, la casa automobilstica d'oltralpe ha imboccato l'unica via percorribile per avere successo nel nostro Paese. Perché l'auto prima di tutto deve essere bella.

Non ha dubbi Alain Favey, direttore generale e amministratore delegato Citroen Italia, qui da noi più che tecnologia e affidabilità contano il design e l'estetica per decretare il successo di un'auto. Ed ecco perché, spiega, "il connubio con il mondo della moda, come la C3 e la C3 Pluriel targate Dolce & Gabbana. Stressato anche in comunicazione".

E poi la scoperta del target giovane, su cui molto ha scommesso e continua a scommettere Citroen per presidiare un'area dove i competitor sono tanti. "L'innovazione e la tecnologia, restano appannaggio dell'alto di gamma", spiega, "ma il design è al centro della nostra identità perché ci ha caratterizzato sin dagli anni '20".

Proporre, dunque, progetti innovativi, anticipando forme e linee che poi entreranno nel vissuto comune. Per stupire e catturare il consumatore. Rientra in questa filosofia il premio 'C-Design: Combine, Connect, Create' presentato oggi a Milano.

 

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