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L’intervista di Natale a Fabrizio Russo

17/12/2009

Buona fortuna a tutti. Quale l’augurio migliore? Soprattutto quando a farlo è chi della sfida ha fatto il leitmotiv della sua vita. Sentendo d’essere oggi alle prese con una delle sue più importanti. Nella responsabilità dell’avere nel ‘titolo’ il nome suo e della sua socia. Restando fedele ai valori di sempre, ossia continuando a fare business col cuore. E raccomandando a tutti di non fargli mai regali, lo imbarazzano a morte. 

Chi è Fabrizio Russo
Dopo aver iniziato la carriera come visualizer a Torino, si sposta a Milano dove lavora come copywriter, due anni in Lintas e dieci in McCann Erickson, cui seguono i sette in Leo Burnett, dove diventa Executive Creative Director, e i sei in Tbwa, come socio e chief creative officer (assieme a Marco Fanfani, socio e ceo di TBWA\Italia, ha portato l’agenzia da 70 a 175 dipendenti e più che duplicato il fatturato), che terminano il 31 luglio 2008, scegliendo di creare la sua nuova agenzia, la Klein Russo, in accoppiata a Sofia Klein.

Nella sua lunga carriera di creativo, Fabrizio ha lavorato praticamente per tutte le categorie merceologiche e per alcuni tra i più importanti marchi italiani e internazionali come Algida, Findus, L’Orèal, Gucci, Coca-Cola, Poste Italiane, Mc Donald’s, Telecom, Pampero, Blu, Corriere della Sera, La 7, Seat 1240, Gas, Playstation, Nivea, Nissan, Liu-Jo, Eni, Bnl.

Ha avuto anche la fortuna di lavorare internazionalmente con The Coca-Cola Company di Atlanta, guidando numerosi progetti creativi. Il più noto è ‘Dispenser’ per Coca-Cola Light, campagna ‘cult’ negli Stati Uniti, tanto che di recente la Coca-Cola Usa ne ha fatto un remake.

Ha poi legato il suo nome al ‘nano di cemento’ del lancio di La 7 e alla case history di Blu, marchio che in pochi mesi di vita ha raggiunto un tale livello di awareness che a otto anni di distanza viene ancora ricordato e citato per la qualità della comunicazione. Per Blu, Fabrizio ha guidato il progetto fin dalle origini, dal marchio all’allestimento dei punti vendita, all’immagine coordinata, al web, alla comunicazione tradizionale.

Nella sua carriera, ha ricevuto molti riconoscimenti creativi, prima come copywriter, poi come direttore creativo. Epica Awards, Eurobest, Cresta, Clio Awards, Mobius Awards, London International Awards, New York Art Directors Club, New York Film Festival, vari bronzi, argenti e ori all’Art Directors Club Italiano, il Grand Prix del Design, il Grand prix al Radiofestival, il Mezzo Minuto d’Oro, diverse shortlist e un Leone d’argento al Festival di Cannes, di cui per due volte è stato il giurato italiano.

 

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