L’intervista di Natale a Massimo Costa
04/12/2009
Che, nel suo sentirsi “immigrato part time”, per di più in blu, i regali ama farli più che riceverli. Ma non chiedetegli a chi. “Sono solo fatti miei” risponde, ricordando vagamente un qualcuno che della frase, proprio in uno spot, fece il suo successo. Ma che Costa, sicuramente, era ben lungi dal citare. Come invece succede al motto “ognuno per sé, Dio per tutti”, da lui risposto alla richiesta di un proverbio per l’imminente fine anno.
Chi è Massimo Costa
Laureato in Scienze Politiche, inizia la sua carriera pubblicitaria in McCann Erickson nel 1984. Dall’86 al ’90 è in TBWA, come account supervisor. Nel 1990 entra in Y&R, come group account Director con la responsabilità di clienti nazionali ed internazionali, tra cui Colgate, Pirelli, Bdn, Bacardi. Successiva la promozione a account managing director di Colgate Palmolive per l’intera Europa e la contemporanea nomina a vice presidente del board italiano. Nel ’97 è executive vice president Europa, con mandato a sviluppare la Y&R nel Middle East, pur mantenendo il coordinamento di Philip Morris, sia in Europa centrale che nel Middle East.
Nel 1998 il cambio, abbracciando il gruppo Interpublic, in qualità di ad Lowe Pirella Gottsche. Che, due anni dopo, si fonde con Lintas, divenendo Costa ceo della nuova realtà.
Datato settembre 2002 il suo ritorno in Y&R, quale chairman e ceo dell’Italia, nonché membro del Board mondiale. Dal 2005 è chairman e ceo Emea di Y&R, responsabile per tutte le operazioni dell’agenzia in Europa/Africa/e Middle East. Carica a cui, nel febbraio 2006, si aggiunge quella chairman Wunderman Emea.
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