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Raimondo Zanaboni, ad Rcs Pubblicità
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Con il Corriere della Sera da oggi torna Sette. L'augurio è ai vecchi fasti

26/11/2009

E quasi i primi tre numeri lo fanno presagire. Almeno in quanto a raccolta, considerato il raggiungimento del massimo del 40% di affollamento consentito, con 70 pagine di advertising vendute. Insomma, in overbooking. Un ritorno al passato che è insieme discontinuità. Innovazione. A partire dal suo essere parte di un sistema che oggi settimanalmente, tra on e off line, raggiunge 11 milioni di persone. E che a guardare i risultati della stampa non sa ancora essere percepito. 

Anche se in casa Rcs un senso di ritrovata leggerezza sembra respirarsi. Se non altro perché dopo l’annuncio dei risultati del primo quarter gli ultimi mesi dell’anno lasciano sperare in una piccola ripresa. E perché i nuovi progetti garantiscono linfa. Dimostrando al mercato il coraggio di un credo.  

Così Sette, che prende il posto, il giovedì, di Magazine (allo stesso succeduto nel 2004) , sempre sotto la direzione di Giuseppe di Piazza. Puntando a garantire 40-50 mila copie in più al quotidiano. Di molto ricordando la prima apparizione dell’87. Anche nel maxi formato 23,5 x 33 cm, capace di rassicurare la creatività pubblicitaria, garantendo alle campagne il giusto risalto. Oltre che alle foto, elemento su cui molto puntano i contenuti. Attualità, approfondimento, inchieste e reportage. E pure la carta fa la sua parte, presentandosi opaca, per favorire la lettura, che in questo primo numero verrà sollecitata da una copertina che parla di clima, vantando contributi illustri, tra cui il premio Nobel Al Gore. A firmare il lancio in comunicazione una campagna di Armando Testa.
 
Al microfono di youmark Raimondo Zanaboni, ad Rcs Pubblicità, e Luca Traverso, direttore divisione Corriere della Sera.

 

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