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Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente Upa
'Gli Italiani, la Green Economy & Communication' condotta da GfK Eurisko
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Alla gente sì, seppur ‘egoisticamente’. Ma alle agenzie, non interessa il green?

11/11/2009

Almeno così viene da pensare a giudicare il numero di ceo delle principali sigle del comparto intervenuti, ieri, all’incontro milanese voluto da Upa (guarda l’intervista al presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi) e AssoComunicazione (ascolta il presidente Diego Masi al microfono di youmark) per presentare la ricerca 'Gli Italiani, la Green Economy & Communication' condotta da GfK Eurisko. Nessuno. Al contrario dell’interesse suscitato tra le concessionarie, così come nelle agenzie di rp e nelle aziende. Eppure, la green sembra rappresentare nuovo driver di crescita futura, oltre che ulteriore spunto per ripensare all’agenzia di domani. Perché certamente il primo passo lo devono fare le aziende, credendoci in modo strategico e vero, ma anche la comunicazione ha la sua rilevanza. Mentre l’Italia segna il passo, mostrando arretratezza rispetto a chi quel treno l’ha già preso. Usa in testa. 

Veniamo infatti alla ricerca. In estrema sintesi, agli italiani oggi l’ambiente interessa, ma soprattutto nella misura in cui le tematiche investono la sfera individuale e privata, con forte condizionamento dettato dalla congiuntura di crisi, privilegiando, dunque, quei comportamenti che oltre a fare bene alla sostenibilità, hanno anche valore per le tasche di ognuno. 

In ogni caso, la preoccupazione c’è ed è quasi pari al timore per la disoccupazione e per la crisi economica (90%). Più sensibili i 30-50enni, specie le donne, più ancora le mamme e le maggiormente attrezzate per informazione e cultura. Non sorprende, invece, che a non risentirne siano i giovani, per loro natura difficilmente impressionabili da problemi che procrastinino troppo verso il futuro. 

Come già sottolineato, al centro ci sono le conseguenze che più immediatamente si vivono sulla propria pelle, dai cambiamenti climatici all’inquinamento dell’aria, delle acque e della terra, fino alla raccolta e smaltimento rifiuti. Con la volontà di fare del bene anche a se stessi, non solo all’ambiente. Come dimostra l’attenzione a quanto possa implicare riduzione dei consumi inutili, così da soddisfare i bisogni delle nostre generazioni senza compromettere quelli delle future. Con la tecnologia a dimostrarsi driver, fattore abilitante alla riduzione degli sprechi di energia. 

Lamentando, al contempo, lo scarso impegno italiano. Il nostro paese, infatti, fa troppo poco per informare i cittadini in materia, per aiutarli nell’attivazione di comportamenti virtuosi (il 93% ritiene che il compito sia dell’educazione e della formazione scolastica , il 90% di una corretta informazione). Eppure, per i più (81%) gli stili di vita sostenibili sono fondamentali per evitare danni alla salute. Il 65% è addirittura disposto a pagare qualcosa in più i prodotti a basso impatto ambientale. Indicando l’energia (93%), il ciclo dei rifiuti (81%) e i prodotti alimentari (78%) quali settori più strategici agli scopi ambientali e su cui investire per aiutare il pianeta.
 
Ma cosa fanno gli italiani in concreto? La maggior parte applica le regole di comportamento dettate dal buon senso. Spegne le luci quando non servono (90%), abbassa riscaldamento e aria condizionata (90%), è ligio alle norme della raccolta differenziata (85%), usa lampadine a basso consumo energetico (90%) e consuma prodotti di stagione (92%). Credendo che le aziende di elettrodomestici (37%), quelle dedicate alla raccolta e smaltimento rifiuti (27%), la grande distribuzione (24%), ma anche il comparto dei detersivi (23%) e degli alimentari (23%), dovrebbero sentirsi maggiormente responsabilizzati nella ricerca di nuove soluzioni. Con le energie ‘pulite’ a raccogliere ampio consenso (solare 94%, eolica 84%). Seppur nei confronti delle aziende che esprimono sensibilità ambientale non c’è ancora fiducia piena (47%). 

Senza dimenticare le 7 regole della 'comunicazione green' articolate da Hugh Hough e Hank Stewart, rispettivamente presidente e vice presidente brand strategy Green Team Usa, intervenuti alla presentazione.
- Racconta la verità
- Cammina prima di parlare
- Condividi il tuo vantaggio
- Tieni a mente le partnerships
- Conosci la tua supply chain
- Tieni la mente aperta
- Persevera



 

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