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G. Dichgans/ Vog: il caro vita non ci spaventa

13/09/2007

Può la qualità battere il prezzo? Marlene crede di sì. Anche al supermercato, dove la ‘marca’ non ha vita facile. E insegna che la pubblicità non si fa solo per vendere, ma anche per tenere a bada i competitor. In un mercato, quello italiano, dove il consumo di mele pro capite è stabile e non ci sono prospettive di crescita.

Diversificare l’offerta e sostenere il brand. Queste le due direttrici su cui si sta muovendo il Consorzio Vog con la ‘sua’ Marlene. Da qui il debutto di ‘Marlene Bianca’, nuove linea di mele top quality destinate al pubblico più esigente. “Perché in questo modo - spiega a youmark il direttore del Consorzio Vog Gerhard Dichgans - i nostri partner commerciali avranno a disposizione uno strumento in più per distinguersi”.

L’impegno in comunicazione nasce invece per arginare la concorrenza. In un mercato dove la produzione è stabile e non si possono registrare forti incrementi di vendite. Con una crescita che può puntare solo ad erodere quote altrui. Da qui la nuova campagna pubblicitaria di Ogilvy & Mather, destinata ad avere lunga vita. Almeno due/tre anni per ripagare dell’investimento che ha visto il contributo di tutte e 21 le Cooperative associate. Non si limiterà all’advertising classico. Perché nell’era dell’engagement e del consumatore protagonista, promozioni sul territorio, partecipazione a manifestazioni e altre attività dirette sono diventate indispensabili.

Difficile, invece, 'aprire' nuove nicchie di mercato. Se il successo sta sorridendo alle verdura di IV gamma, quelle pronte al consumo, non accade lo stesso per la frutta. Dichgans: “Due anni fa abbiamo avviato un progetto che sta avendo vita difficile. Gli italiani non sono abituati ad acquistare frutta ready to use. Prevedo che la strada sia ancora lunga”.

 

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