Ikea. Entro novembre chiusa la gara media. L’Italia avrebbe aspettato
18/09/2009
Ma si è trattato di decisione internazionale e il nostro paese si è a quel punto adeguato. Anche perché il suo rapporto con Maxus dura ormai da qualche anno e guardarsi intorno non guasta. Lo ha detto a youmark Valerio Di Bussolo, responsabile relazioni esterne Ikea Italia, nell’intervista che è seguita all’usuale conferenza stampa di presentazione dei risultati di business del brand. Che nel mondo chiude a +1,4% sul 2008, con l’Italia a distinguersi mettendo a segno un +3,8% (per i mobili sale al 4,5%, tanto da battere i complementi d’arredo, a 2,1%). Mentre l’indice dei prezzi del catalogo Ikea, a quota 80,7, incrementa il divario con quello Istat sui prezzi al consumo, che vale 125,3, non lasciando dubbi sulla convenienza. Esternando soddisfazione anche per l’esito del primo anno di collaborazione con 1861united. Appare centrato, infatti, l’obiettivo di una comunicazione fresca e non convenzionale in cui, nonostante il cambio di format grafico, si continui comunque a riconoscere l’Ikea di sempre.
Che, crisi nonostante, ci crede. Al punto di sostenere gli investimenti in comunicazione, intendendo con essi non solo la tabellare, ma pure tutto il below, catalogo in primis. Sul fronte dei media, poi, Ikea dice ancora sì alla tv, solo di recente approcciata, ma non per tutte le campagne. Così, se lo spot del nuovo catalogo sta facendosi notare in questi stessi giorni, la prossima operazione sulle camere da letto, in programma tra ottobre e novembre, si svolgerà tutta su affissione, periodica e radio. Mentre il web d'ora in poi sarà l’eterno incluso. Non solo banner e pop up, ma analisi delle evoluzioni della rete, allargando a forum, community, blog.
Il tutto nell’obiettivo di sfruttare ancora maggiormente le potenzialità del nostro paese, che oggi l’azienda colloca al 5° posto per volumi di vendita (mentre è al terzo per acquisti, valendo l’8%, dopo il 20% della Cina e il 18% della Polonia), a 1,382 milioni di euro. Realizzati grazie ai 15 punti vendita sparsi nel territorio. Puntando al miglioramento costante della qualità, del servizio e dell’esposizione. Come dimostra il nuovo negozio torinese di Collegno, che ha l’aggiunta del format della ‘Glass House’, dedicata a piante, fiori e mobili per esterno. Ma anche della copertura nazionale.
Il 21 ottobre sarà la volta dell’Ikea di Villesse a Gorizia (nell’arco di 2 anni qui sorgerà il primo shopping center italiano gestito da Ikea, in Europa ne esistono già 22 e altri 12 sono in progettazione), mentre nei primi 6 mesi del 2010 apriranno i battenti le sedi di Salerno e San Giuliano Milanese, terzo centro nell’orbita del capoluogo meneghino. Anche perché la Lombardia continua a essere la regione a maggior valore (39%), seguita dal Veneto (36%), Friuli (19%), infine Emilia Romagna (3%) e Marche (2%).
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