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Campanini/Maxus: perché i soldi siano spesi bene

21/07/2009

Obiettivo mai come oggi importante. Con le restrizioni dei budget a rendere incalzante l’esigenza di ottimizzazione. Che equivale a dire consulenza. Meglio, consulenza strategica. Guardando al web, al digitale, come comparto privilegiato di un divenire che è già realtà e da cui non si torna indietro. Come dimostra il miliardo di euro lì investiti. E non basta più esserci, bisogna esserci bene. Ne è convinto Alessandro Campanini, chairman Maxus, quarta e più giovane sigla GroupM, Wpp. 

E pure più piccola. Il che è certamente diretta conseguenza della giovane età, ma anche un po’ scelta. Nel senso che qui l’evoluzione dovrà sempre scendere a patti con la capacità di continuare a stare strategicamente a fianco del cliente. Potendo già oggi contare su nomi del calibro di Nestlé, Ikea, Gruppo l’Espresso. Che possono anche ‘sfruttare’ servizi a firma  GroupM, specialmente in area Sem e Seo, forti pure della recente acquisizione della web agency H.art, allargando, dunque, anche alla logica creativa. 

In quanto a previsioni, il 2009 chiuderà sicuramente meglio di quanto nel primo semestre ha lasciato immaginare, ma l’invito è a ricordare il peso del termine di paragone, riferendosi ai drammatici dati di fine 2008. Immaginando che per la ripresa si dovrà attendere il 2010, augurando la ripartenza dell'economia Usa. 

Niente di nuovo, invece sull’orizzonte ‘acquisizioni’, fatta salva la partecipazione Wpp all’asta internazionale per la vendita di Razorfish, l’agenzia di advertising digitale di Microsoft.

 

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