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Leo Burnett Italia: lavoro mirato all'eccellenza

04/09/2007

“Comunicazione non è pubblicità. L’agenzia deve lavorare per il cliente. La riconoscibilità della sua firma non conta. Idee e alchimie, interne ed esterne, gli ingredienti del successo. Solo le idee ricche creano valore. Ma per poterle vendere, bisogna prima averle”. Giorgio Brenna, ceo Leo Burnett Company, racconta a youmark la nuova era della sua agenzia, forte di una crescita media del 10%, in piena salute economico finanziaria, puntando soprattutto sulla creatività. Un lavoro mirato all’eccellenza, come emblematicamente testimonia la campagna ‘Aqualtis’ Ariston, vincitrice dei più ambiti premi, dal Leone d’oro 2006 al recente ‘Gran Clio’. Un tono smart, semplice e accessibile, in cui massa e one to one si fanno facce della stessa medaglia, convincendo clienti nazionali ed internazionali: Fiat, Pirelli, Telecom, Indesit, P&G, Kellogs, Philips. In merito al futuro, poi, finge imbarazzo ammettendo verità in chi lo racconta ‘così avanti che a guardare al suo passato non si può che vedere l’altrui futuro’. E se dovete fargli una domanda, chiedetegli perché. 

Giorgio Brenna
Classe 1963, laurea in economia e commercio e un Mba.
Nel 1986 è in Zurich come financial analyst. Poi, in Sottrici Bindi and Waste Management come financial controller e finance director.
Nel 1992 è direttore finanziario in Ogilvy & Mather: contribuisce all’organizzazione e al rilancio dell’agenzia e fissa nuovi standard, meritando per questo diversi incarichi a livello europeo. Nel 1998 è managing director e, l’anno successivo, ceo and head of the Country. In 5 anni, raddoppia il gruppo Ogilvy in Italia, sia in termini di business che di persone, portandolo ad essere uno dei top profit performers nella regione Emea.
Da giugno 2005 è chairman and ceo di Leo Burnett Group Italia.


 

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