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Cesare Casiraghi: continuiamo a essere colonizzati

13/07/2009

E il problema parte dalla lingua. Che fa la differenza. Ma si estende a molto ancora. Con il comportamento di un’azienda come Fiat (almeno sino ad oggi) a dirla lunga sul perché della scarsa considerazione della pubblicità nel nostro paese. Ricordando come a fare la differenza siano scelte ‘alla Volkswagen’, fedeli alla stessa agenzia da 50 anni. In quanto a Cannes, invece, il segnale più che qualitativo è di crisi. Delle produzioni, s’intende. Perché la percentuale del 10% tra iscritti e short list è confermata, ma a cambiare sono i numeri, con il 25% di campagne in meno. Ne è convinto Cesare Casiraghi, socio e direttore creativo casiraghi greco&.

Con cui la chiacchierata è partita dal senso di gare pubbliche come quella recente della regione Campania, argomentando quanto più che un giudizio di merito strategico e creativo ad influire sugli esisti siano aspetti burocratici e cavilli. Con il risultato di far passare la comunicazione in secondo piano.

E fosse solo lì a succedere. Il problema è che in Italia sono poche le aziende con un marketing strutturato, capace di scegliere autonomamente, di decidere un partner con cui costruire valore nel tempo. A prevalere è la paura dell’errore, tanto che troppo frequentemente si ricorre alle gare, così come a scelte dettate dalla conoscenza, e non certo della disciplina. 

Con il risultato che anche le agenzie finiscono per essere catalogate. Per casiraghi greco&, ad esempio, significa servizi e terziario. Che non va poi male, specialmente di questi tempi, con quei settori a risentire meno della contrazione degli investimenti. Ma non si può nascondere il contestuale rammarico per la perdita di differenti e ulteriori oppotunità. Quasi dimenticando che chi è bravo lo è per tutti.

L'advertising, infatti, è come una caffettiera. In primo luogo deve fare bene il caffè. Poi può essere anche bella, ma è incidentale. A contare, dunque, è la funzionalità. Lanciando un pensiero anche a internet. E 120 milioni di visioni nel mondo per il video più visto di YouTube non possono che dirla lunga.

 

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