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Paolo Stucchi/MindShare: lavorate sul denominatore del Roi

22/06/2009

Per avere pianificazioni che potrebbero essere molto diverse da quelle di sempre. Nel senso che oggi il costo della comunicazione è sinonimo di efficienza. La pubblicità, infatti, è un fattore produttivo e, come tale, per ridare fiato al fatturato ha bisogno di tenere sotto controllo il prezzo. Così il paragone tra media si fa must. E internet su tutti vince. Con un risparmio che proporzionalmente supera anche la sua minore efficacia . Al microfono di youmark Paolo Stucchi, joint chief executive officer MindShare.

Non a caso, al web, questo centro media ha dedicato anche una vera e propria direzione creativa. Per riuscire a ottimizzare messaggi e pianificazione, conoscendo in ogni momento quelli che hanno performato meglio in relazione alle singole posizioni. 

Ma non significa cieco credo nella consulenza. Che costa di più al sistema, perché i capaci sono pochi e vanno ben remunerati. Convinti che il ruolo di intermediario continui a essere altrettanto determinante, in una logica di ‘equilibrio’ che crei valore, soddisfacendo clienti e concessionarie. 

Rispettando pure il proprio business. Con MindShare che azzarda una previsione in linea con quella ipotizzata per il mercato stesso, a -10%, certo che gli extrabudget, conseguenti a un inizio 2009 drammatico e fin troppo prudente, non tarderanno a dimostrarsi. Mentre il lavoro prosegue sul fronte delle nuove acquisizioni. Guardando all’incremento dell'impegno per  un cliente come Alitalia. Ma anche all’imminente annuncio di una nuova acquisizione internazionale (che si tratti di Zurich?) Senza dimenticare che dal non tradizionale (web, ma anche eventi, sponsorizzazioni e ricerche) sono attese soddisfazioni capaci di ribaltare le non troppo felici previsioni di  fine anno.

 

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