Fracca/Haibun: il futuro è virale e parla (anche) inglese
10/06/2009
A due anni dalla nascita di FabbricaVirali, la divisione della cdp evolve e sigla una partnership con la britannica The Viral Factory, fondata nel 2001 e oggi diventata in pratica una multinazionale con uffici anche a Los Angeles, per coprire il mercato statunitense, e nel prossimo futuro a Barcellona, per gettare l'amo in Sud America.
L'obiettivo è di offrire in Italia una gestione completa e diretta di ogni filmato, distribuzione e monitoraggio della diffusione compresi. Perché per avere successo non basta caricare un video su YouTube. Tanto è vero che Matt Smith, managing & strategic director The Viral Factory, pone a 3 milioni di views la soglia minima per poter dire che un virale si sia affermato a livello mondiale.
Ammettendo che oggi da noi non è ancora business, ma che si spera lo diventi. Tutto lascia presupporre il meglio. D'altra parte viaggiamo con circa 5 anni di ritardo rispetto a quello che succede oltre manica. E una partnership esclusiva può far comodo per essere un passo avanti rispetto a chi il trend non l'ha ancora fiutato.
Senza lasciare fuori dalla porta la creatività, perché se le agenzie di advertising si sono messe a fare le case di produzione nulla toglie che una casa di produzione possa metterci anche le idee. Il contesto professionale cambia. E se integrazione e collaborazione deve essere, vale per tutti, per il bene della conoscenza complessiva e dei clienti. Con un 2008 difficile lasciato alle spalle e un 2009 iniziato nel migliore dei modi. Siamo contenti che qualcuno finalmente veda il bicchiere mezzo pieno.
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