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Francesco jacini, ad Gruppo Arfin
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Jacini/Gruppo Arfin: campagna da 3 milioni di euro per il 2% di market share

29/05/2009

Una polizza per aiutare i 100 e lode ad emergere (nel 2008 l'Italia ne ha collezionati 4.000). E’ questa la sfida che Arfin lancia alla carenza di meritocrazia nostrana. Ma anche alla tradizione dei prodotti assicurativi. Perché qui non c’è un rischio dal quale tutelarsi, scongiurando la venuta del relativo fatto. Ma l’auspicio si realizzi un evento da festeggiare. Perché con 550 euro una tantum si scommette suil 100 e lode dei propri figli, meglio, di tutti minori di 10 anni che potranno vincere nella vita, disponendo fino a 120.000 euro l’anno per scegliere quale università frequentare. Ieri a Milano, in occasione della presentazione del prodotto e della sua relativa campagna, youmark ha intervistato Francesco Jacini, ad Gruppo Arfin, chiedendo anche il contributo di Susanna Messaggio, madrina del concorso collegato al lancio, in qualità di mamma e di plurilaureata, che proprio per mantenersi gli studi aveva iniziato a fare tv. 

Partiamo dal concorso. Perché già da oggi iscriversi è possibile, semplicemente collegandosi al sito polizza100elode.it, indirizzato a tutti i ragazzi in procinto di maturità, con velleità da massimo dei voti, mettendo in palio 5.000 euro per i 3 che supereranno con il più alto punteggio il SAT Reasoning Test (test attitudinale obbligatorio per l'ammissione ai college degli Stati Uniti. In attesa che anche l’Italia ne vagli uno di proprio), tra i venti estratti per regione. 

Il medesimo test, tra l’altro, diventa anche prerogativa sine qua non per avere diritto al premio della polizza stessa. La cui sottoscrizione è effettuabile da subito online e via numero verde (800123779), in attesa si perfezionino gli accordi con istituti di credito e grande distribuzione. Supportando il business con una campagna da 3 milioni di euro (il fatturato Arfin 2008 si è attestato sui 13). Puntando a raggiungere tutti, dai genitori ai nonni, agli amici in crisi di fronte a un regalo importante da fare. 

L’obiettivo di business è il 2% di market share. Che, considerando il numero di bambini che ogni anno entrano in prima elementare, vale un target potenziale di 2,5 milioni di polizze (dunque l’obiettivo sono le 40.000). Specificando che il premio non sarà ricavo per Arfin sino a che il bambino in questione non avrà compiuto l’età della maturità, senza raggiungere il 100 e lode. 

E a chi obietti quanto la ‘manica’ più o meno larga dei professori faccia la differenza, riferendosi soprattutto ai dati del test Pisa, in cui l’italia del nord si posiziona nella media Ocse, mentre molto al di sotto si collocano sud e isole, Arfin risponde apponendo le ragioni del SAT Reasoning Test, che saprà comunque bloccare l’accesso ai bluff. E poi in cantiere ci sono altri prodotti che vanno in questa direzione, magari allargando l’accesso, ovviamente avvertendo i genitori che dovranno essere disposti a pagarli sicuramente qualche cosa di più.

 

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