Non per creare una web agency, ma il futuro. Nasce Bitmama
07/05/2009
Perché al tecnico manca il linguaggio e al creativo la tecnologia realizzativa. Insomma, perché c’era bisogno di un nuovo marchio capace di far valere il design italiano anche sulla rete. E perché la nostra comunicazione per avere un futuro deve appropriarsi del mondo, fondendo assieme cultura dialogica e racconto dell’identità della marca. Ieri a Torino, dopo 50 anni di esistenza ‘libera’, il Gruppo Armando Testa ha presentato il suo primo partner Reply. 330,2 milioni di euro di fatturato (dato 2008) tutti dedicati alla progettazione e implementazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e i media digitali. Dalla fusione della sua web agency Aware con Testaweb è nata Bitmama.
Che città! Sembra infatti che Torino voglia farsi emblema di un’italianità da esportare. E senza volersi appropriare di plausi che oggi spettano tutti a casa Fiat, anche la comunicazione vuole fare la sua parte. Non a caso Marco Testa ha per la prima volta (non poche le offerte pervenute nel passato, con un tentativo di sbarco in borsa che lo stesso destino dichiarò nefasto fissando nel 12 settembre 2001 la data del paventato ingresso) deciso di condividere con un terzo il proprio cammino. Una società italianissima, meglio torinese, che in dieci anni ha saputo costruire il proprio successo, emergendo tra i grandi gruppi internazionali dell’informatica, dalla cui competizione il nostro paese sembrava già tagliato fuori.
Si sono annusati a lungo i due. Al punto che l’annuncio di ieri debutta quando già l’operatività integrata aveva preso il sopravvento, impostando i lavori che definiranno le notizie da raccontare nell’immediato futuro. Trovando entrambe le realtà soddisfazione della carenza che reciprocamente bloccava il loro ulteriore exploit. La creatività per casa Aware e la tecnologia per Testaweb. Perché, come è stato fatto giustamente notare, la rete oggi richiede strategie cross media. E, ad esempio, pensare a una piattaforma mobile può anche essere da tutti, ma farlo con chi fa le piattaforme di ricezione delle grandi marche mobile europee è altra cosa.
Bitmama, insomma, è il nuovo soggetto della comunicazione digitale che fa leva sulla creazione di una competitività tonda, definendo un design Made in Italy che caratterizzi la rete. Ma non solo. Perché anche sul fronte creativo l’approccio cambia. La cultura espositiva, infatti, oggi deve integrarsi con quella dialogica, senza più separazione di competenze tra creativi classici (bravi a raccontare l’identità della marca) e web (esperti nell’ingaggio, nella costruzione del ‘divano’ dove far dialogare e interagire). E senza che uno predomini sull’altro. Evitando modelli già visti di coesistenza di realtà distinte che lavorano a fronte di una stessa identità di marca, con la prevaricazione dell'una sull'altra.
Ecco il perché della fusione. Scegliendo di operare da Milano (sede Reply) e Torino (sede Gruppo Armando Testa). Con la creazione di un team che è somma dei due preesistenti, potendo contare su un fatturato che parte dai 10 milioni di euro circa, somma dei risultati attuali delle due singole realtà, e su cui sono già stati pensati progetti per il futuro, ma che la quotazione Reply non permette di diffondere, se non a consuntivo, in occasione delle canoniche trimestrali.
Al microfono di youmark Marco Testa, presidente e amministratore delegato Gruppo Armando Testa; Mario Rizzante, presidente Reply; Tatiana Rizzante, ad Reply; Maurizio Sala, vice presidente e direttore creativo generale Armando Testa.
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