Su Canale 5 ‘Il libro della Repubblica’. Senza metterla giù tanto dura
05/05/2009
Che poi sono le parole usate da Fedele Confalonieri, presidente Mediaset, intervenuto ieri a Milano alla conferenza stampa di presentazione della nuova rubrica condotta da Claudio Martelli, al via da oggi su Canale 5. Pillole di due minuti, all’interno dei contenitori del mattino e pomeriggio, da dedicare alla conoscenza dei 130 articoli della nostra Costituzione, uno per puntata. “Senza metterla giù tanto dura”, nel senso che anche la tv commerciale è capace di affrontare temi ‘elevati’, essendo il piccolo schermo il media più democratico che c’è. Insinuando pure che il 33% di share del Grande Fratello nasconde la menzogna di chi non vuole ammetterlo, ma lo guarda. E aspettandosi dalla costituzione ascolti in linea con quelli dei contenitori che ne ospitano la divulgazione.
Vola in alto l’ambizione di Canale 5. A partire dall’apprezzamento espresso dal nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in una lettera allo stesso Confalonieri indirizzata, auspica che la trasmissione possa contribuire alla consapevole e responsabile partecipazione alla vita democratica del paese. Proseguendo con il patrocinio del ministero dell’Istruzione, Ricerca e Università che, per bocca del suo ministro Mariastella Gelmini, presente alla conferenza, ha annunciato la trasformazione di tutte le 130 puntate in dvd da distribuire alle scuole italiane, una volta conclusosi il ciclo, presumibilmente il prossimo autunno. Fermo restando che da subito saranno via disponibili nel nuovo portale Mediaset.
Ma veniamo alla nuova rubrica. A condurla Claudio Martelli, ex parlamentare italiano ed europeo, ex ministro di grazia e Giustizia, proponendo in primo luogo una ‘lettura del testo nelle righe’, visto che ormai troppo spesso tutti optano per farlo sopra o sotto, rischiando di non capirci più nulla. Insomma, la conoscenza dei diversi articoli sarà alla base della trattazione, condita da quel minimo di interpretazione che serve a renderli alla portata di tutti. Sottolineando che il documento, entrato in vigore nel 1948, è comunque il risultato di un compromesso tra modelli contrapposti e che per la sua revisione (è già stato cambiato 38 volte) è in parlamento sufficiente la maggioranza semplice, potendo poi richiedere referendum informativo sulle riforme adottate, come avvenne nel 2001 a seguito della modifica del titolo V della parte seconda, quella dedicata a comuni, province e regioni, con la riscrittura di molti articoli e l'introduzione di nuove norme che hanno determinato un sostanziale ampliamento dei compiti e delle funzioni di quegli stessi soggetti, aprendo alla successiva discussione sulla riforma federalista, di cui in questi giorni è nelle mani del parlamento la proposta.
Ricordando che ‘Il Libro della Repubblica’ andrà in onda, a partire da oggi (ore 9.50, dopo il tg, mentre a regime l'orario sarà le 9.15) e sino alla fine della programmazione primaverile dei due programmi di cui è ‘ospite’ (riprenderà poi con le edizioni autunnali) in due appuntamenti quotidiani, al mattino, all’interno di Mattino Cinque e al pomeriggio (ore 16.55 circa), inserendosi in Pomeriggio Cinque, quale rubrica della testata giornalistica Videonews, diretta da Claudio Brachino.
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