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Brandz Top 100 Most Valuable Global Brands 2009
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Sfizi e vizi. La crisi premia chi dà piacere

30/04/2009

Sono stati resi noti i risultati della quarta edizione della classifica annuale dei cento brand a maggior valore condotta da Millward Brown Optimor. Nella rilevazione anche due italiani: Gucci (86°posto) e Tim (99° posto)

Quarta edizione per 'Brandz Top 100 Most Valuable Global Brands',
annuale classifica che misura il valore economico dei principali marchi mondiali. L'indagine è stilata da Millward Brown Optimor, società del gruppo Wpp specializzata nella misurazione del valore di marca, in collaborazione con il Financial Times e vede sul podio Google, Microsoft e Coca Cola.

A livello complessivo, nonostante l’attuale situazione economica, il valore aggregato dei 100 brand in classifica è aumentato nel 2009 dell’1,7% rispetto all’anno precedente, superando i 1.950 miliardi di dollari. Al vertice della classifica si conferma anche per quest’anno Google con un valore di marca che negli ultimi 12 mesi è cresciuto del 16%, passando da quasi 86,1 miliardi di dollari nel 2008 a oltre 100 miliardi di dollari nel 2009. Segue Microsoft che, con oltre 76,2 miliardi di dollari, sale di un gradino posizionandosi al secondo posto. Novità assoluta invece il terzo posto di Coca Cola, che sale per la prima volta sul podio con un brand value di 67,6 miliardi. Tra i brand italiani, fra i migliori cento al mondo, sono presenti Gucci, con un valore di marca di quasi 7,5 miliardi di dollari (86° posto), e Tim, con un valore di circa 6,4 miliardi di dollari (99° posto). Quindici i nuovi marchi tra cui Pampers al 31° posto, seguito da Nintendo al 32° e da Visa al 36°.

Tra le principali nuove tendenze emerse si segnalano:
Attenzione al valore
-  I marchi caratterizzati da un buon rapporto qualità prezzo hanno registrato ottime performance in termini di brand value. H&M per esempio è cresciuto dell’8%, scalando la prima posizione dei brand nel settore dell’abbigliamento. Bene anche Wal-Mart (+19%), Aldi (+49%) e Auchan (+48%).

Sfizi e vizi - Anche in momenti di ristrettezze economiche le persone non rinunciano a concedersi qualche piccola gratificazione. Un'affermazione questa che trova riscontro nelle buone performance realizzate da brand come McDonald’s (+34%), Marlboro (+33%) e Budweiser (+23%).

Tutti a casa - I brand legati a prodotti che si utilizzano a casa hanno evidenziato un trend di crescita molto forte. Ottimi esempi in questo senso sono Amazon, che ha registrato +85% del valore di marca, eBay, cresciuto del 16%, e Nintendo che è entrato in classifica per la prima volta quest’anno approdando direttamente alla 32° posizione. Ottime performance, sempre in termini di crescita del brand value, anche per i marchi legati a prodotti per la preparazione del caffè a domicilio come Nespresso (+27%) e Nescafe (+23%).

Wireless - La diffusione capillare dell’uso di internet on moving mediante dispositivi come l’iPhone e il BlackBerry ha comportato una crescita esponenziale di tutti gli operatori di questo settore. Emblematico il caso Vodafone, il cui brand value è cresciuto del 45%, entrando per la prima volta nella top 10.

L’indagine è stata effettuata incrociando dati finanziari forniti da Bloomberg con indicatori di mercato a fonte Datamonitor e valutazioni espresse da più di un milione di consumatori su una base di oltre 50.000 marche monitorate da Brandz. La classifica, completa del dettaglio nazionale e per categoria di prodotto, è consultabile collegandosi online a millwardbrown.com/brandzbrandz.com. E’ possibile consultare la classifica anche scaricando gratuitamente l’application per iPhone dall’ I-Tunes store.

 

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