La prima volta nel reale di Facebook Italia
24/04/2009
Si è svolto ieri a Milano il primo facebook garage. Si tratta dell’appuntamento specificatamente pensato per gli sviluppatori che caratterizza i diversi modi di essere facebook nel mondo. Da noi se ne occuperà Mikamai. Che promette di regalarne uno ogni sei mesi. Tra l’altro dedicando metà giornata anche al marketing. Con successo. Tanto che dei 500 iscritti, ben 250 erano persone direttamente coinvolte nei temi della comunicazione. E non è l’unica novità. Perché anche l’Italia avrà i suoi moderatori, seppure Facebook non ha intenzione di aprire degli uffici meneghini, dislocherà persone ad hoc in Irlanda. E’ che, con i suoi 9 milioni di iscritti, il nostro è per il social network il 4° paese. Bello che se ne siano accorti.
James Leszczenski, software engineer Facebook , è arrivato da Palo Alto. Obiettivo, stimolare la community di sviluppatori nostrani. Sottotitolo, il nostro paese ha un potenziale inespresso. Soprattutto di business, perché in quanto a utenti la crescita del 2700%registrata nel 2008 lascia presagire che il picco sia già stato raggiunto, vedendo nello sviluppo mobile l’opportunità per rastrellare eventuali nuovi adepti.
Ma torniamo al business. Perché si sa, che se ne dica, Facebook lì fa un po’ cilecca. O almeno così sembra a chi è abituato a ragionare di media, venendo altrettanto spontaneo considerarlo a tutti gli effetti tale. Ma qui il senso è un altro. Difficile immaginare un futuro che viaggi sulla pubblicità. Le stesse testimonianze raccolte al garage lo dimostrano. Tra i partecipanti, solo due persone si erano fatte attrarre da una campagna che si dichiarava tale. La via, dunque, è la relazione. Il contatto diretto, l’ascolto. Come si evince dal successo di un’applicazione per interloquire su amore e sentimenti implementata da una grande azienda automobilistica. In sole tre settimane l’hanno utilizzata 2 milioni di persone. Ed è solo un esempio.
Anticipando che il futuro parla di connessione, tra siti 'privati' e Facebook, che si dona a chi lo desideri. Come è avvenuto nella recente campagna per l’elezione di Obama, con la diretta Cnn che apriva una finestra sulla diretta tra gli amici del social network. All’estero sta diventando realtà per i principali media. In Italia, per ora, nessuna case history concreta, anche se al garage hanno detto che gli interessati sono davvero molti.
Al microfono di youmark: James Leszczenski, software engineer facebook - Palo Alto California; Lorenzo Viscanti, Mikamai; Marco Massarotto, founder & ceo Hagakure; Marco Palazzo e Stefano Massimino, duespaghi.it; e Ciro Capriello, alias Manuele D’Amore, che ci dedica una strofa della sua ai più nota canzone.
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