Sony, scacco matto a YouTube
17/07/2007
Dove c’è folla c’è business, perché a internet i ‘numeri’ piacciono. E così, se il pioniere YouTube ha fatto incetta di preferenze puntando tutto sulla condivisione, in molti cercano di imitarlo, aggiungendo al modello tentazioni in più per l’utente. E’ il caso di Sony, che ha di recente ribattezzato in Crakle la sua Grouper, mettendosi alla ricerca di nuovi talenti. Sicuramente per comunicazione, visto che pubblicitariamente il web 2.0 è ancora chimera e anche per il guru YouTube non è facile far quadrare i conti. Ma anche per orgoglio, considerati i trascorsi di Grouper.
Una ricerca condotta da Hitwise Inc ha messo nero su bianco la supremazia di YouTube sul mercato americano. Da gennaio a maggio, il tasso di crescita è stato di circa il 70%, contro l’8% dei 64 siti competitor. A maggio 2007, infatti, YouTube ha raggiunto una market share del 50% superiore al risultato ottenuto da tutti gli altri assieme. Questo per dire come appaia molto difficile puntare a scalfirne la leadership in termini di visibilità.
Ecco perché la tendenza di chi affronta il video content è di regalare un’emozione in più. E la via ‘professionale’ sembra andare per la maggiore. Ci stanno provando iFilm di Viacom, Joost e Babelgum. Scende in campo anche Sony, cambiando pelle a Grouper, acquistato nel 2006 per dieci milioni di dollari, che si trasforma in Crackle.
Tra Grouper e, anche se ‘indirettamente’, YouTube, non corre certo buon sangue. Il sito Sony, infatti, era stato attaccato da Universal per ragioni di copywright, a seguito della decisione di mettere a disposizione degli utenti spezzoni da oltre cento film e trasmissioni tv, parte dell’archivio Sony, e costruendoci sopra un business basato sull’acquisto del Dvd originale. L’attacco Universal era stato vissuto da Sony come una forma di tutela nei confronti di YouTube.
Ma oggi nasce un nuovo sito. L’obiettivo è andare a caccia di talenti. Gli autori dei migliori video, ossia quelli più votati dalla community e da un team interno, infatti, saranno premiati con la distribuzione del loro filmato all’interno del network Sony e con un guadagno variabile in relazione al tipo di canale di distribuzione. Fra i più quotati quello della Sony Psp.
Suddiviso in 12 sottocategorie relative ai diversi generi (commedia, novità musicali, sport, politica, video game, etc.), il sito dimostra di credere anche nelle entrate dell’advertising. Oltre alle forme più tradizionali, intende incrementare l’utilizzo delle presenze video, con spot che preannunciano i film inviati dagli utenti.
Tornando ai talenti, invece, a seconda del genere in cui inseriranno il loro video, competeranno per la finale, con opportunità di lavoro e compensi in denaro.
E’ il caso di Brian Dalton, che Grouper aveva già adocchiato su YouTube. Il suo comedy show, Mr. Deity, giunto al decimo episodio, vanta già quasi sei milioni di spettatori. In scaletta ce ne sono altri dieci, che verranno trasmessi sul canale Moving Targets.
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