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Gigi Vezzola, direttore creativo Fashion Box
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Sallorenzo - Vezzola/Replay: il miglior testimonial è il nostro brand. Per strada

03/03/2009

In poche parole, il miglior successo si ha quando è la marca a rappresentare se stessa grazie alle scelte della gente, che la indossa per strada, alimentando il passaparola. Il che non significa sminuire l’importanza della pubblicità classica. Anzi. La foto resta must della comunicazione della moda. Così come le riviste. Perché sanno focalizzare l’attenzione, invitando a soffermarsi. Ma al contempo, l’attualità impone un dialogo con i propri consumatori . Un coinvolgimento che qui significa ‘decidere insieme come vestire’. Gaetano Sallorenzo, ad Replay, e Gigi Vezzola, direttore creativo, al microfono di youmark. 

L’occasione è stata la presentazione, ieri a Milano, della nuova collezione We are Replay. L’obiettivo, capire come una realtà quale Fashion Box si ponga di fronte al mercato attuale, non certo facile, per economia, ma anche per stile. Perché i trend non sono più delineati e i consumatori sempre più esigenti. Al punto che parola d’ordine è ‘value for money’, anche per un comparto come la moda, che dell’effimero aveva fatto scudo. 

Non a caso, la creatività assume i connotati della concretezza. Perché gli abiti si fanno per business, lasciando le velleità oniriche a un libro, a un film, a un’opera d’arte. Con l’abbigliamento a parlare di contemporaneità nella misura in cui sa trasferire sicurezza, portabilità, durata nel tempo. E la parola contaminazione diventa prerogativa di stile. Il denim si arricchisce dell’effetto pret a porter, confermando il suo ruolo di parte illuminante del vestire più attuale. 

In quanto al business, di sicuro il 2009 non punta a risultati in crescita, definendo buono il consolidamento. Credendo nella selezione della clientela. Meno quantità, dunque, ma più qualità, misurata dalle opportunità di spesa. Continuando a investire. Anche in comunicazione. Che per Fashion Box non è più solo verticale, ma dialogo, con internet, eventi e operazioni di comarketing a focalizzare l’intento di un rapporto coinvolgente con il proprio pubblico. 

Convinti che l’efficacia sia frutto della conoscenza, della partecipazione a una storia vissuta, che continua. Come succede solo a chi vive all’interno dell’azienda, tanto che si è deciso di affidare la comunicazione a un team interno, seppur innestato della carica vitale di consulenti esterni, pronti a contaminare, regalando spunti di innovazione.

 

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